Il clou del peggioramento si sposta sul Friuli Venezia Giulia come poi peraltro tutti i modelli erano indirizzati da almeno tre giorni. PEr il Veneto ed il Trentino si chiude qui la fase più importante con cumulate di circa 12 ore di pioggia tra i 50 ed i 70 mm diffusi. Ci sono dei picchi come era lecito aspettarsi: 110 a Tremalzo e 97 Manghen i due estremi della provincia trentina. Per l’Alto Adige passaggio consistente ma non record di due giorni fa ed anche i disagi sono minori. Per il Veneto invece prima fase del peggioramento con Lessinia e Piccole Dolomiti e Recoarese in pole position (over 100 mm a Recoaro e La Guardia), poi col passare delle ore il clou si è spostato a est sul Trevigiano (105 mm al Cesen, 120 a Fener e Follina e 150 mm Cansiglio), dove come era lecito aspettarsi e come si era previsto un po dovnque, ci sono stati dei problemi di esondazione di fiumi medio-piccoli a carattere torrentizio, Muson nelle parti più basse e ed il Soligo. La terza fase è ora concentrata sul FVG dove già Piancavallo sta staccando un clamoroso 280 mm e deve arrivare anche il temuto clou che ha fatto chiudere già da ieri per due giorni le scuole della regione. In più il vento: Meteo carole ha misurato 90 kmh ma il clou sta arrivando ora per le coste e le mareggiate purtroppo saranno piuttosto pericolose.
Per il vento in quota simili valori al 30 e 31 ottobre, noi li proponiamo come sempre nelle nostre scarne tabelle grafiche. 108 kmh al Monte Cesen (ricordo Vaia 192) contro i 101 di Monte Falcone baluardo a sud delle Piccole dolomiti a 1630 m. Meteotrentino con una velocità di 86 kmh ai Crozzi ed al Manghen, anche qui confermando i dati di qualche giorno fa.
Quota neve: 2200-2300 per tutta la giornata poi dal tramonto si è alzata la temperatura sino a portarsi a +0,5°C a 2950 come era previsto ma la temperatura è calata dopo due ore e si è riportata con quota neve 2500 m. Venerdì ricco di rovesci dovuta all’entrata di aria più fredda che contraddistinguerà il peggioramento da sabato con la neve domenica mattina che potrebbe baciare la maggior parte dei fondovalle dolomitici oltre i 1300 m.
Aste dei fiumi: per ora non ci sono particolari problemi anche se Brenta e Piave hanno subìto nelle sezioni di Bassano e Segusino un deciso rialzo nelle ore precedenti. Sono piene comunque morbide. Agno guà e Astico sotto le aspettative mentre Adige ancora con una portata considerevole ma la piena morbida passerà in nottata proveniente da nord. Ben diversa la situazione del Bacchiglione, come spesso accade, che è ora in piena moderata superando il livello di due giorni fa arrivando ad ora a 4.60 in centro a Vicenza, piuttosto considerevole se pensiamo che la quota raggiunta nel 2010 è di 6.18. Per quanto riguarda i fiumi da Treviso a Udine, è tutto in divenire e se una piena è passata nel tardo pomeriggio su Livenza e Meschio ed altri fiumi secondari, potrebbe arrivarne una seconda nella nottata. Ultima situazione quella delle chiusure delle scuole per evitare problemi alla circolazione in caso di ulteriori disagi della pioggia: oltre al FVG anche le chiusure in buona parte delle scuole del trevigiano e vicentino, totalmente nel bellunese ed anche intorno alla città di Verona.