Meno precipitazioni del previsto e quindi allerta rientrata nelle zone del Veneto e FVG. Sono mancati all’appello almeno 50 mm diffusi, in quanto appena dopo la mezzanotte i radar erano già, in gergo, “spenti” per la parte centro occidentale del triveneto. Nelle mappe i quantitativi di 100-150 mm nelle ultime 24 ore in Veneto montano (Castana 200 mm da ieri, 150 mm nel recoarese), e nel trentino meridionale con i quasi 200 mm di Dos del Sabion a ovest delle Dolomiti di Brenta ed i 160 del pendio della Paganella. In FVG nella zona interna pordenonese si sono registrati 330 mm a Malga Valine e 252 a Barcis, in una zona tra i 130 e i 200 mm. Nel bolzanino i 130 mm nella zona della Val Ridanna ed in Passiria nell’estremo nord, dati incredibilmente alti per quella zona.
Difatti i livelli idrometrici dell’Adige sono molto alti e creano una leggera preoccupazione. A Bolzano è appena passata la piena di Adige e Isarco, il primo a 5.20, mentre l’Adige a Trento è salito a 4.84 e potrebbe sfiorare i 5 metri a poche decine di cm dai record di Vaia 2018. Attesa per l’arrivo della piena a Verona in nottata.
Doppio livello di guardia superato nell’Agno-Guà, vicentino occidentale, sotto di 30 cm dall’alluvione 2010 nelle sezioni di Recoaro, Brogliano, mentre a Montebello sono uguali all’alluvione 2010 in quanto non è stata usata la cassa di espansione creata dopo il 2010 e quindi ovviamente i livelli più a sud sono qualche decina più bassa dai record 2010.
Astico sotto di 30 cm dall’alluvione 2010, ma destava preoccupazione i livelli del Posina che è stato sotto di 60 cm da quei dati, dati molto simili però al dicembre 2020. Il successivo Tesina è stato sotto di 1,50 m dai record. Bacchiglione di 1,60 m sotto i record, a 80 cm dal 2020.
Soprattutto il livello del Brenta a Levico, Ospedaletto ed Enego in Valsugana ha destato preoccupazione, superando i livelli del dicembre 2020 e sotto di 40 ai 70 cm dal livello di Vaia 2018. Tutta la zona del Primiero (Cismon e Vanoi) ha superato i livelli del 2020, mentre il Brenta a Bassano non ha superato tali livelli.
Il Piave non desta preoccupazione, anche se i livelli a monte sono stati alti per tutta la notte (Comelico): per ora il Piave a Belluno e Segusino è stato mezzo metro sotto al 2020, oltre i 2,50 m da Vaia.